Dal Web al Metaverso e viceversa

La realtà virtuale non sostituirà il World Wide Web. L'interoperabilità tra mondi e piattaforme è una delle scommesse più importanti del Metaverso, anzi potremmo dire, è la scommessa che consentirà l'adozione del paradigma del Metaverso per la realtà virtuale, come si è adottato quello del web. 

Dobbiamo coniugare la trasformazione digitale con le società intelligenti, adottando nuovi paradigmi inclusivi e incentrati sull'uomo a tutti i livelli sociali, economici e culturali. Solo una visione olistica può catturare tutta la realtà: l'innovazione non è un'impresa privata.

Senza convergenza e interoperabilità avremo realtà separate e isolate regolate dalle proprie leggi e metodi. Il primo a risentire di questa frammentazione è il mercato, che è la base per lo sviluppo di ogni società. Non ci sarà un sistema di scambio unificato e condiviso finché non si potrà avere un wallet utilizzabile in ogni ambiente.  

Il progresso segue quindi un ciclo quasi naturale: ci sarà infatti una linea di continuità che legherà la tecnologia attuale e futura, dai social al Metaverso. Se il Web 1 era fatto di pagine statiche e click e regalava un'esperienza puramente individuale, il Web 2 ha visto il passaggio agli smartphone, alle app e allo swipe, con una comunicazione basata su immagini in 2d. Con il Web 3 avviene un nuovo passaggio che abilita il 3d e che permette di entrare dentro i contenuti e dentro Internet, come se fosse un vero e proprio luogo.

Si può, dunque, parlare di uno sviluppo del metaverso "progressivo" le aziende ci entreranno sempre più per produrre e vendere, le nuove tecnologie creeranno una massa critica di utenti e, a questo punto, ci sarà terreno fertile per l'esplosione del metaverso. 

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